Storia e Origini della Birra Saaz

La repubblica ceca è una delle nazioni birraie più famose e rinomate del mondo.

Patria dello stile Pilsner, che ha sconvolto il mondo birraio dopo la metà dell’ottocento, segnando il passaggio dalle alte alle basse fermentazioni, che oggi rappresentano oltre il 90% della produzione mondiale.

Ma la sua storia comincia molto prima.

Già infatti nella seconda metà dell'ottocento d.c., in Boemia, si produce il famoso e pregiatissimo luppolo Saaz, che comincerà ad essere esportato in Europa, fin dai primi anni del 900 d.c.. Il luppolo Saaz era già a quel tempo, talmente apprezzato che il re Vinceslao per proteggerlo, vietò il taglio e l’esportazione di innesti della pianta, così da evitare che potesse crescere in altre terre.

La prima testimonianza di produzione di birra in Repubblica Ceca è datata 1088, nella carta di fondazione della chiesa di Vysehrad, mentre la prima fabbrica di birra è stata costruita nel 1118 a Cerhenice: prima solo i privati o i monaci potevano produrre birra, ma quando questo cambiò i cittadini si unirono per aprire una “birreria cooperativa centrale”, dove cominciavano il processo produttivo per poi finirlo a casa, con dei kit che assomigliano agli attuali e famosi utilizzati dagli homebrewers.

Nel 13° sec il re Vinceslao convinse il Papa a revocare un’ordinanza che proibiva la produzione di birra.

Durante il Sacro Romano Impero la birra ceca crebbe per fama in tutti i territori grazie agli apprezzamenti del re Carlo IV e successivamente del medico personale di Rodolfo II, che ne scrisse un trattato sulle sue virtù benefiche.

Il rinascimento è il periodo d’oro per la birra ceca, che ha ormai raggiunto fama mondiale così come le sue taverne. Un detto popolare diceva: “Unus papa Romae, una porta Anconae, una turris Cremonae, una cerese Raconae”, la cui traduzione sarebbe “L’unico Papa è a Roma, l’unica porta è ad Ancona, l’unica torre è a Cremona e l’unica birra è a Rakovnik”, in Repubblica Ceca.

Nel 1499 a Praga nacque il birrificio U Fleku, attivo ancora oggi e simbolo birraio della città.

Questo paradiso non poteva durare in eterno. Nel 17° secolo la guerra dei trent’anni distrusse anche l’industria birraia ceca.

La nazione ceca - e la sua birra - non si ripresero sino a quando, nel 19° secolo, il movimento di "risveglio nazionale", portò a una riscoperta della lingua, della cultura e quindi della birra ceca, dopo secoli di germanizzazione e di declino. In questo periodo nacquero anche le prime scuole specializzate nella produzione di birra.

Da lì in poi la birra ceca è tornata protagonista nel mondo birraio, dove tutt’ora ha un ruolo di primissimo piano.

Il successo odierno è sicuramente riconducibile alle eccezionali Pils ceche e per questo motivo merita di esser raccontata la storia che portò alla sua creazione.

La Pils fu scoperta nel 1842 da Josef Groll, un Braumeister bavarese chiamato a Pilsen per sanare una situazione che si era resa drammatica, dopo che la birra li prodotta aveva cominciato da qualche tempo ad avere problemi. La cosa era normale per quei tempi, dato che si usavano tini in legno.

È necessario però fare un passo indietro nella storia e parlare del maestro di Groll, Anton Dreher, conosciuto per aver inventato la bassa fermentazione. Questo mastro birraio volendo creare birre più beverine e digeribili, rispetto a quelle ad alta fermentazione, prodotte sino allora, selezionò un ceppo di lievito capace di lavorare a basse temperature, che fermentando non produce esteri o quasi. Diede così origine alle Lager, birre a bassa fermentazione, maturate nei Lager (magazzini/cantine), a bassa temperatura.

Groll prese quindi i migliori malti della Moravia, i migliori luppoli dello Žatec e si mise a produrre, una birra secondo la ricetta bavarese del suo maestro.

Ma il risultato non fu quello atteso: la birra risultò chiarissima (per la colorometria dell’epoca), con una tonalità tendente al verde, appena velata e di sapore morbidissimo malgrado la massiccia dose di luppolo.

Era nata la Pils e il mondo della birra non sarebbe più stato lo stesso.

 

 

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